Attività scientifica


L’attività scientifica svolta dal dott. Corrado si articola attraverso alcune principali linee di ricerca:

1. Onde d’urto

Le onde d’urto sono oramai entrate a pieno titolo tra le principali metodiche di terapia fisica; il loro utilizzo nelle patologie infiammatorie muscolo-tendinee e in quelle ossee (pseudoartrosi e necrosi asettiche) rappresenta al giorno d’oggi un “gold standard”. La ricerca scientifica riguarda principalmente l’applicazione delle onde d’urto nella patologia neuromuscolare ed in particolar modo nella spasticità e nella distrofie muscolari. Gli studi sperimentali e clinici hanno posto in evidenza le ottime prospettive di applicazione di questa metodica nelle suddette patologie. La ricerca compiuta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biomorfologiche e Funzionali sul tessuto cardiaco ha permesso di chiarire alcuni aspetti riguardanti il meccanismo d’azione e di aprire nuovi orizzonti all’applicazione medica di tale metodica. Fiore all’occhiello della ricerca scientifica è il trattamento combinato della spasticità mediante l’associazione di onde d’urto e tossina botulinica, che ha riscosso un notevole interesse a livello internazionale, dando vita ad una serie di collaborazioni con istituti italiani ed esteri.

2. Sindrome di Down e riabilitazione

Il “Progetto Down - Associazione Down Campania/Università di Napoli “Federico II”, nato diversi anni or sono dalla collaborazione tra il Dipartimento di Pediatria e il Servizio di Medicina Fisica e Riabilitativa, segue attualmente circa 300 pazienti all’anno, a partire dall’età neonatale fino al compimento del 18° anno di vita, fornendo un’assistenza medica a 360 gradi e dando una particolare importanza all’aspetto riabilitativo. Scopo dell’attività scientifica in questo campo è di sviluppare delle linee guida riguardanti il progetto riabilitativo dei soggetti affetti da Sindrome di Down.

3. Cervicalgie e disturbi dell’Articolazione Temporo-Mandibolare

In collaborazione con il Servizio di Gnatologia, si sta cercando di chiarire un argomento ancora molto dibattuto in ambito scientifico, cioè quello riguardante l’associazione tra i disturbi della cerniera cervico-occipitale e le disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare.

4. Riabilitazione delle patologie della spalla e del gomito

L’ambulatorio di terapia conservativa delle patologie della spalla e del gomito, attivo presso il Servizio di Medicina Fisica e Riabilitativa, si pone come obiettivo principale quello di trattare in maniera conservativa i pazienti che, pur necessitando di un trattamento chirurgico, non possono affrontarlo per una serie di motivi. La collaborazione con i fisioterapisti della struttura ha permesso lo sviluppo di protocolli riabilitativi specifici per le varie patologie riscontrate.

5. Isocinetica e traumatologia dello sport

L’attività del laboratorio di isocinetica si basa principalmente sulla diagnosi e la terapia, mediante metodica isocinetica, delle gonalgie degli sportivi amatoriali e professionisti. L’obiettivo della ricerca in questo campo è di standardizzare un metodo di inquadramento diagnostico preciso delle varie sindromi dolorose del ginocchio, che permetta successivamente l’applicazione di protocolli riabilitativi specifici, studiati sui singoli pazienti.

6. Gait analysis

La Gait Analysis o analisi computerizzata della deambulazione è una metodica che consente di studiare il movimento del paziente e di misurare quantitativamente aspetti della deambulazione che diventano fondamentali nella valutazione della sua limitazione funzionale. Il laboratorio di Gait Analysis da la possibilità di conoscere meglio l’efficacia di determinati percorsi terapeutici e conseguentemente di ottimizzare la scelta del trattamento più idoneo ad ogni singolo paziente. L’attività di ricerca in questo ambito riguarda prevalentemente la spasticità, le patologie reumatiche e le patologie dell’apparato locomotore.

7. Fibromialgia

La fibromialgia, o sindrome fibromialgica, è una sindrome caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità. La ricerca, riguardo a questa patologia, è finalizzata alla sperimentazione di nuove forme di terapia fisica che possano integrarsi con le terapia farmacologiche al fine di ridurre la disabilità dei pazienti.

8. Osteoporosi

Con il termine osteoporosi si intende una condizione per cui lo scheletro è soggetto ad un maggiore rischio di fratture, in seguito alla diminuzione di massa e alle modificazioni della microarchitettura delle ossa. L’impegno scientifico in questo caso riguarda principalmente la profilassi e il trattamento di questa condizione patologica con il ricorso a protocolli riabilitativi specifici e terapie fisiche, che possano affiancare la terapia farmacologica standard.

9. Spasticità

La spasticità è un disturbo che consiste nell'eccessivo e anomalo aumento del tono muscolare. Più precisamente, la spasticità è caratterizzata da spasmi di uno o più muscoli scheletrici, dovuti d un’ipereccitabilità del riflesso di stiramento. La spasticità costituisce il segno clinico di gravi patologie di base, che possono avere diversa origine e natura (es. ictus cerebrale, paralisi cerebrale infantile, sclerosi multipla, lesioni midollari). La spasticità è una condizione fortemente disabilitante, le cui conseguenze possono essere anche gravi; da qui l'importanza dell'individuare il trattamento che meglio si adegua alle caratteristiche di ciascun paziente, in modo tale da migliorarne, per quanto possibile, la qualità della vita.

10. Riabilitazione delle malattie genetiche rare

Sono definite rare le malattie che colpiscono un numero ristretto di persone e di conseguenza generano problemi specifici legati alla loro rarità. Il limite stabilito in Europa è di una persona affetta ogni 2.000. Esistono migliaia di malattie rare. Attualmente ne sono state calcolate 6.000-7.000 e ne vengono descritte di nuove regolarmente nelle pubblicazioni scientifiche. Le malattie rare sono malattie gravi, spesso croniche e talvolta progressive. Possono presentarsi già dalla nascita o dall'infanzia, come nel caso dell'amiotrofia spinale infantile, della neurofibromatosi, dell'osteogenesi imperfetta, delle condrodisplasie o della sindrome di Rett oppure, come accade in più del 50% delle malattie rare, comparire nell'età adulta, come la malattia di Huntington, la malattia di Crohn, la malattia di Charcot-Marie-Tooth, la sclerosi laterale amiotrofica, il sarcoma di Kaposi o il cancro della tiroide. Per la maggior parte di queste malattie ancora oggi non è disponibile una cura efficace, ma numerosi trattamenti appropriati possono migliorare la qualità della vita e prolungarne la durata.

11. Fisiatria interventistica

La fisiatria interventistica è una branca relativamente nuova della medicina fisica e riabilitativa. Rappresenta una disciplina di confine tra la riabilitazione e la chirurgia. Con il termine fisiatra interventista ci si riferisce al fisiatra esperto nel trattare il dolore di diversa origine attraverso tecniche infiltrative quali infiltrazioni intrarticolari, infiltrazioni dei tessuti molli e dei trigger points, infiltrazioni epidurali, blocchi nervosi, ossigenoozonoterapia, agopuntura, mesoterapia, proloterapia, infiltrazioni di tossina botulinica, etc..